Una recensione tra vecchio e nuovo...
- anna sportelli
- 26 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 4 mag 2022

Inizio questo mio post con una domanda/riflessione: sono cambiata io, anche se sono passati pochi mesi dalla prima lettura del romanzo “Le melodie della tempesta”?
Cosa è cambiato in me, forse il principio del “Panta Rei” trova qui applicazione?
L'autore di questo romanzo,Enrico Pedace, che ringrazio, perché si è sempre mostrato attento a mettere a proprio agio, chi si avvicina al mondo descritto nelle sue opere, ci regala dei personaggi reali, con paure, idee e modi di agire, in cui il lettore si rispecchia ed immedesima. Vi dicevo di cambiamenti perché non so spiegarmi di preciso, ma questo nuovo editing mi ha lasciato qualcosa in più!
Razionalità e sensazioni, quelle che Marco, il protagonista prova, le ho sentite molto più spontanee; i dubbi e le incertezze su quello che succede al suo matrimonio, spingono il lettore a riflettere. Tale riflessione poi ci arriva utilizzando canzoni e testi meravigliosi! I testi delle canzoni si intersecano alla perfezione e rappresentano la ciliegina sulla torta! Mai metafora è stata più azzeccata, perché Enrico inserisce elementi espressivi importanti come i sapori della nostra cucina e i tanti bellissimi riferimenti musicali.

“Ti farei volare sulle onde sulla vita come un’altalena E ballare pure con i pesci come una sirena.. Per vivere il tuo tempo E starci bene dentro..”

"Che super pelle, che profumo che hai Mi mandi fuori di testa Le tue magliette bianche dentro quei jeans Sono una cosa perfetta”
Le riconoscete?
Un po’ di Marco, Sara e Laura
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