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  • Immagine del redattoreanna sportelli

Thriller, noir e personalità

Una bellissima collaborazione in cartaceo che mi ha stupito e ricordato le atmosfere di un bellissimo film..

Vi parlo di...


La lettura di Nero Pece è una lettura che fa emergere varie sensazioni. È un racconto corale, tante voci ed immagini, che si uniscono per valorizzare il senso della vita, delle scelte che si fanno e che potrebbero deviare il percorso che cerchiamo di tracciare. È thriller, è paranormal e contemporaneamente una fidata immagine reale della giustizia e delle scelte sbagliate che giovani ed adolescenti possono fare. Non vi nego che questo libro mi abbia piacevolmente sorpreso! Le atmosfere sono cupe, al Nero Pece il sole entra di rado ad aiutare e confortare i protagonisti. Sono espresse alla perfezione le sensazioni di prigionia mista a speranza, la voglia di trascorrere nel migliore modo possibile la propria esistenza, nonostante tutto, poi l’immancabile rabbia e senso di colpa per gli errori commessi o per quello di cui ci si è fatto carico. I ragazzi reclusi al Nero pece sono personalità molto diverse tra loro, eppure il senso di gruppo, di essere a casa, si fa ben presto sentire. “𝘼𝙡‎ 𝙉𝙚𝙧𝙤‎ 𝙋𝙚𝙘𝙚‎ 𝙣𝙤𝙣‎ 𝙨𝙞‎ 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙩𝙖𝙫𝙖‎ 𝙨𝙤𝙡𝙤‎ 𝙪𝙣𝙖‎ 𝙥𝙚𝙣𝙖‎ 𝙥𝙚𝙧‎ 𝙖𝙫𝙚𝙧‎ 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙨𝙨𝙤‎ 𝙪𝙣‎ 𝙧𝙚𝙖𝙩𝙤.‎ 𝙏𝙖𝙡𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖‎ 𝙡𝙤‎ 𝙨𝙗𝙖𝙜𝙡𝙞𝙤‎ 𝙥𝙞𝙪̀‎ 𝙜𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤‎ 𝙘𝙝𝙚‎ 𝙥𝙤𝙩𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙤‎ 𝙘𝙤𝙢𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚‎ 𝙦𝙪𝙚𝙞‎ 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙞‎ 𝙜𝙖𝙡𝙚𝙤𝙩𝙩𝙞‎ 𝙚𝙧𝙖‎ 𝙣𝙖𝙨𝙘𝙚𝙧𝙚‎ 𝙙𝙖‎ 𝙢𝙖𝙙𝙧𝙞‎ 𝙚‎ 𝙥𝙖𝙙𝙧𝙞‎ 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙨𝙞𝙙𝙚𝙧𝙖𝙩𝙞…‎ 𝙋𝙚𝙧‎ 𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙞‎ 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙞‎ 𝙉𝙚𝙧𝙤‎ 𝙋𝙚𝙘𝙚‎ 𝙨𝙞𝙜𝙣𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖𝙫𝙖‎ 𝙘𝙖𝙨𝙖,‎ 𝙥𝙤𝙞𝙘𝙝𝙚́‎ 𝙪𝙣𝙖‎ 𝙘𝙖𝙨𝙖‎ 𝙣𝙤𝙣‎ 𝙡’𝙖𝙫𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤‎ 𝙢𝙖𝙞‎ 𝙖𝙫𝙪𝙩𝙖..” Serena, Andrea, Cleo, Gloria, Roberta, Niccolò, Francesco, Riccardo, Marco, Loris ma anche il direttore Pietro Mazzanti e la professoressa Anita Rogi vi terranno col fiato sospeso.
Uno stile di scrittura pulito e con bel ritmo narrativo, mi ha ricordato le atmosfere e i colpi di scena di uno dei film più belli degli anni 2000, “The Others”. Davvero complimenti all’autrice!


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